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Metodologie Tradizionali
Le metodologie tradizionalmente utilizzate per realizzare software sono ispirate da quelle utilizzate in altri settori dell'ingegneria, come l'edile o la meccanica.
Queste metodologie prevedono un periodo di "analisi", dove si determinano con precisione
le funzionalità del software, e un periodo di "sviluppo" dove si implementa quello che era stato stabilito durante l'analisi. Abbiamo quindi un gruppo "pensante", quello che fa l'analisi, e un gruppo "esecutore", quello che realizza lo sviluppo.
Questo concetto, come anticipato, è perfettamente applicabile ad altri campi dell'ingegneria. Prendiamo ad esempio l'ingegneria edile. Nella prima fase si realizza "il progetto". Architetti ed ingegneri studiano le necessità e studiano le migliori soluzioni. Realizzano piante, disegni di dettaglio, determinano materiali, dimensioni, ecc. Una volta finito "il progetto", si chiamano gli esecutori: muratori, elettricisti, idraulici.
La differenza è chiara. Mentre la costruzione di un palazzo è un lavoro manuale, lo sviluppo di un software è un lavoro intellettuale. Una volta realizzato "il progetto" di un palazzo, questo è completamente definito. Al contrario, il software sarà perfettamente definito solo quando è già stato sviluppato; è praticamente impossibile prevedere tutto prima dello sviluppo.
Mentre un palazzo è destinato a rimanere fondamentalmente inalterato duranti anni, per il software è vero il contrario. Normalmente bisognerà realizzare molte modifiche, rispetto all'analisi originale, già prima del rilascio in produzione.
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